Descrizione
L’idea di costituire un’Associazione anti-incendi nasce, quasi per caso, nel 1979, da un gruppetto di radioamatori, appartenenti al “CB Club Vittorio Veneto”, abituati ad interventi altruistici di emergenza, come, nel caso di incidenti stradali, avvertire i mezzi di soccorso ed assistere gli automobilisti in difficoltà.
Da tali forme di solidarietà e di assistenza, si passa quasi spontaneamente ai primi estemporanei interventi a fianco dei proprietari dei terreni alle pendici del Monte Pizzoc (Prealpi Venete), spesso soggette ad incendi.
Il compito della lotta contro gli incendi boschivi era allora delegato al Corpo Forestale dello Stato, che, pur svolgendolo egregiamente, ha la difficoltà della scarsità di personale, sicché è usuale che chieda, al bisogno, l’aiuto dei volonterosi, specie in caso di incendi di vaste proporzioni.
Così quei sette/otto del CB Club, che già abitualmente operavano sul campo, decidono di costituire un vero gruppo di intervento, ne parlano con i componenti del Distaccamento Antincendi del Corpo Forestale dello Stato, prendono contatto con i Sindaci di Vittorio Veneto e Fregona e, nell’autunno del 1979, indicono una prima riunione nella sala consiliare del Municipio di Fregona per la raccolta delle adesioni.
A fine autunno del 1979, il Gruppo è chiamato al suo primo intervento per domare un incendio che si è sviluppato a Vittorio Veneto, lungo il costone montuoso che sovrasta Serravalle.
Si comincia dunque ad operare su tutto l’arco pedemontano (in particolare nei territori comunali di Vittorio Veneto, Fregona, Sarmede, Cappella Maggiore e Cordignano).
L’Associazione opera su una vasta superfice: Comune di Vittorio Veneto (8160 ha), Fregona (4250 ha), Cappella Maggiore (1110 ha), Sarmede (1710 ha) e Cordignano (2620 ha), presidiando quindi oltre 18.000 ettari di territorio, in prevalenza collinare e montana.
Va ricordato che la zona in cui opera l’AVAB è un’area di non facile controllo, se si tiene conto della presenza e della notevole estensione di prati e di pascoli abbandonati, da tempo non sfalciati e non più soggetti a monticazione. Pericolosissima la presenza della “lopa” (l’erba che non venendo sfalciata rimane sul prato anche negli anni successivi, raggiungendo notevole altezza), alimentatrice dell’incendio con la potenza pari a quella di un liquido combustibile.
Un’area, oltretutto, contraddistinta da una grande escursione altimetrica (si va dall’altezza media della città di Vittorio Veneto (m.140 s.l.m.) a quella dei crinali montani delle Prealpi (Col Visentin m. 1766 s.l.m., Monte Pizzoc m.1571 s.l.m.).
Nella zona il rischio degli incendi boschivi è inoltre accentuato da una ventosità che si presenta più intensa proprio nei mesi di maggiore aridità, quando, ad inizio primavera, la vegetazione deve ancora riprendersi dal riposo invernale.
Solo il versante del Cansiglio, pur con la vastità dei suoi boschi, non presenta problemi, grazie alle particolari condizioni climatico-vegetazionali caratterizzate da una intensa umidità.
Oltre ad assicurare la prevenzione, la sorveglianza ed il pronto intervento all’interno del comprensorio vittoriese, spesse volte i Volontari dell’ A.V.A.B. sono chiamati ad intervenire anche al di fuori del territorio di propria competenza, (spegnimento di incendi sul passo del San Boldo, sui Colli Euganei e in Cadore, o per partecipare alle campagne estive antincendi (in Liguria nel 2001 e nel 2002, Rosolina Mare, Sicilia 2021 e 2022, Puglia 2023), sempre su richiesta del Servizio Antincendi Boschivi della Regione Veneto.
Oltre agli incendi boschivi, la nostra associazione interviene anche in emergenze di protezione civile. Questa attività è iniziata nel 1980 con l’intervento nel terremoto dell’Irpinia. Da allora gli interventi sono stati numerosi di cui i più impegnativi: terremoto a L’Aquila nel 2009, in Agordo per Vaia nel 2018, alluvione a Senigaglia nel 2022. Oltre alle zone elencate, abbiamo operato in molte altre emergenze nel nostro territorio di competenza: esondazione del fiume meschio a Cordignano, Vittorio Veneto e in altri comuni della zona in cui la Regione Veneto ha richiesto la nostra presenza operativa.
Questa attività viene supportata da quasi 50 Volontari iscritti che operano senza nessun tipo di compenso avendo a disposizione un discreto parco macchine e molta attrezzatura professionale che va dagli incendi boschivi agli interventi di protezione civile.
Ad oggi l’Associazione può contare su: n.2 autobotti (di cui una 4x4), n.3 fuoristrada 4x4, n.1 furgone 4x4, n.1 roulotte per il supporto logistico, n.1 rimorchio per il trasporto di materiale e n.1 carrello polivalente con gruppo elettrogeno da 15 kw ed elettropompa da 11 kw. Oltre a questo, abbiamo a disposizione numerose elettropompe, vasche e molte altre attrezzature.
I nostri Volontari, oltre ad essere sottoposti a rigorose visite mediche, vengono formati con corsi specifici organizzati dalla Regione Veneto: corso AIB, corsi di protezione civile, corso elisoccorso, lavori in quota, uso della motosega, ecc…